Il 7 marzo 2025 Fondolavoro ha proposto un approfondimento a tutto tondo delle tematiche, sempre più attuali, connesse con le sfide complesse che la nostra epoca, caratterizzata dalla progressiva transizione all’economia digitale ed ecologica, pone al mercato del lavoro nelle sue molteplici e talora contraddittorie rappresentazioni.
I nuovi orizzonti della conoscenza in ambito professionale stanno profondamente modificando, come mai accaduto in passato, la percezione del concetto di competitività attraverso una interpretazione rinnovata e coraggiosa delle potenzialità del capitale umano.
La necessità di cogliere le nuove opportunità derivanti dal progresso tecnologico e dall’intervento pubblico a tutela dell’ambiente, superando le criticità ataviche della dialettica nostrana domanda/offerta di competenze, fornisce uno spunto di riflessione interessante per l’assemblaggio di un efficiente dispositivo di politiche attive del lavoro, rispondente ai fabbisogni del sistema sociale e produttivo.
Da qui, l’esigenza di un cambio di paradigma, migrando da un approccio reattivo a un approccio proattivo alla questione decisiva dell’apprendimento permanente dei lavoratori, presupposto e corollario di una visione rinnovata dell’economia, capace di coniugare produzione e distribuzione della ricchezza, competitività e inclusione sociale.
Per il legislatore e per i corpi intermedi, in quanto espressione delle istanze e degli interessi delle categorie della società civile, dunque, una sfida avvincente che richiede grande impegno e progettualità, per governare senza subire i profondi cambiamenti che dal basso stanno irreversibilmente rivoluzionando il nostro modo di vivere e di produrre.





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